Condannate le giornaliste che seguirono il caso di Mahsa Amini
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Condannate le giornaliste che seguirono il caso di Mahsa Amini

donna con velo

Arriva la condanna per Elaheh Mohammadi e Niloofar Hamedi, accusate di aver collaborato con gli Usa contro lo Stato iraniano.

Domenica 22 ottobre, un tribunale iraniano ha condannato le due giornaliste Elaheh Mohammadi e Niloofar Hamedi, che avevano seguito e raccontato il caso di Mahsa Amini. Le due donne sono state accusate di propaganda contro lo Stato, e di cospirazione contro la sicurezza nazionale.

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Le condanne delle giornaliste iraniane

Le due reporter rischiavano la pena capitale, ma secondo quanto riferito dall’agenzia di stampa Irna, adesso sono state condannate rispettivamente a 13 e 12 anni di carcere. In particolare, dovranno scontare 7 anni Hamedi e 6 Mohammadi per aver collaborato con gli Stati Uniti, più 5 anni ciascuna per aver agito contro la sicurezza nazionale.

Inoltre, le due reporter sono state condannate a un ulteriore anno di carcere per propaganda contro la Repubblica islamica dell’Iran”. Elaheh Mohammadi e Niloofar Hamedi potranno comunque fare ricorso entro 20 giorni, intenzione confermata già dai loro legali. Se le condanne verranno confermate, le due giornaliste dovranno scontare la condanna più lunga.

Il processo legato al caso di Mahsa Amini

Mahsa Amini, morì il 16 settembre 2022 a causa delle percosse subite dopo essere stata arrestata dalla polizia morale. La 22enne fu accusata di aver indossato male il velo, ma il suo decesso scatenò un violento movimento di protesta (“Donna, vita e libertà”) che ha portato avanti manifestazioni di protesta contro il regime iraniano a livello nazionale.

A seguire il caso di Amini fu la giornalista Niloofar Hamedi, che vene arrestata dopo aver scattato una toccante foto ai genitori della vittima, abbracciati in un ospedale di Teheran dove la loro figlia era in coma. 

Analogamente, anche la reporter 36enne Elaheh Mohammadi, che scriveva per il quotidiano Ham Miham, fu arrestata dopo aver seguito il funerale di Masha Amini nella sua città natale curda, Saqez. Le due donne si trovano quindi, dal settembre del 2022, nel carcere di Evin, situato a nord di Teheran.

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ultimo aggiornamento: 23 Ottobre 2023 15:05

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